CASTELNUOVO DON BOSCO

Ritrovo dei partecipanti nei luoghi ed orari stabiliti. Sistemazione su bus gran turismo e partenza alla volta del Piemonte. Arrivo a Castelnuovo Don Bosco (AT). Visita dei luoghi che hanno visto lo svolgersi dell’avventura umana e cristiana del Santo dei giovani, la modesta e umile dimora in contrada Becchi nella quale il Santo, nato il 16 Agosto 1815, ha vissuto l’infanzia e la fanciullezza, fino all’età di 16 anni. Era la casetta più povera dei Becchi, costituita da una stalla, dalla cucina e da due piccole camere da letto al piano superiore. Si è mantenuta così com'era, salvo gli interventi di conservazione. Accanto ad essa è possibile accedere a una parte moderna in cui fotografie, testi e oggetti permettono al visitatore di ricostruire le vicende avvenute in questi luoghi e di conoscere più approfonditamente i loro protagonisti. Adiacente alla casetta si trovano il pilone del sogno e il monumento a “Giovannino giocoliere” che ricorda i giochi di prestigio e le acrobazie con i quali il ragazzo faceva divertire i suoi amici per indurli poi a frequentare il catechismo.E infine il Tempio dedicato a San Giovanni Bosco, eretto sul luogo dove egli nacque, che si compone di due chiese sovrapposte, quella inferiore consacrata nel 1965, l'altra del 1983. La grande Basilica troneggia sulla collina e, nelle giornate limpide, è visibile da lontano con la sua maestosa cupola. Dal grande piazzale si accede lateralmente alla chiesa inferiore; sull’altare maggiore campeggia un grande dipinto che raffigura Don Bosco ai Becchi circondato dai suoi ragazzi. Sulle pareti sono appesi quadri che narrano le vicende dell’infanzia del Santo, il matrimonio tra il padre Francesco e la madre Margherita, il battesimo di Giovanni, la prematura morte del padre in seguito ad una brutta polmonite, il trasloco della famiglia dalla cascina Biglione, dove Don Bosco era venuto al mondo, alla povera casetta, sistemata in fretta per poterci vivere. Salendo la grande scalinata che conduce alla chiesa superiore, si viene accolti dalla statua bronzea di Don Bosco. Sull’altare maggiore si staglia la monumentale figura in legno di tiglio del Cristo Risorto, alta 8 metri. Uscendo dalla chiesa, ci si dirige verso il prato del sogno del giovane Giovanni all’età di 9 anni, ricordato da un pilone, e poco oltre la fontana dove mamma Margherita si recava ad attingere l’acqua.

Pranzo self-service presso il vicino Ristoro “Mamma Margherita” (primo, secondo, contorno, frutta, acqua, pane) 

Nel pomeriggio ci spostiamo a Riva di Chieri (TO) dove è stato recentemente aperto il Museo del Paesaggio Sonoro. Di solito nei Musei ci si va per “vedere”, in questo caso ci andiamo per “sentire”. Quello che ci viene proposto è infatti un viaggio attraverso i suoni che sono la chiave di volta attorno alla quale ruotano le sensazioni del vivere umano. I rumori che percepiamo ci danno la dimensione del mondo che ci circonda, molesti o gradevoli che siano. In teatro c’è un personaggio che lavora dietro le quinte: è il “rumorista”. Il suo compito è proprio quello di rendere reale la scena attraverso i suoni più appropriati. Come un direttore d’orchestra, il rumorista ha il suo spartito dal quale trae le note della sua sinfonia, fatta di effetti acustici che richiamano alla mente, anche senza vederlo, l’oggetto o l'animale da cui hanno origine. Al termine partenza per il viaggio di ritorno che, come tradizione, ci farà vivere l’emozione della lotteria con l’assegnazione di un premio-souvenir a tutti i Partecipanti. Cena libera.